mercoledì 9 maggio 2012

POMPO NELLE TASSE

Sono un po' scosso dai fatti accaduti nelle ultime settimane e dalle conseguenti reazioni della massa di idioti che mi circonda dell'opinione pubblica. Oddio, forse "scosso" non è il termine esatto, diciamo che provo la stessa sensazione di quando mi rado le palle e il prurito della ricrescita mi fa odiare il mondo e tutti gli esseri viventi che lo popolano.
Mi sto riferendo al modo in cui si sta affrontando la questione crisi economica e soprattutto il capitolo che riguarda l'oppressione delle tasse. Quella mannaia che cala sulle nostre teste come fosse la più grande disgrazia di sempre e che ha le sembianze di Mario Monti, re dei demoni.

Quello che sicuramente ha sconvolto più di ogni altra cosa il lettore medio di Tv sorrisi e canzoni, sono i suicidi avvenuti ultimamente a causa (lo assicura anche il tg5) della pressione dello stato sui piccoli imprenditori, costretti a farla finita perchè indebitati fino al pancreas e ormai non più in grado di vedere una via d'uscita.
Uh-oh, così su due piedi direi che la cosa mi lascia un non so che di sapore di merda in bocca.

Vi anticipo che andrò controcorrente, ma voglio esprimere il mio giudizio anche a costo di rischiare di non essere mai ospite della Toffanin a Verissimo.
Quello che più mi fa pensare, infatti, è che queste tragedie sono quasi sempre correlate da commenti comprensivi e mai biasimanti, e che la notizia del suicidio viene spesso accolta come una strage annunciata o comunque inevitabile. Io trovo ripugnante che Gesù e Jimi Hendrix non siano ancora scesi sulla terra per dire qualcosa tipo -Hey stronzi, guardate che questa non dovrebbe essere la normalità!-

Non so come la vedete voi, ma per me rischia di essere abbastanza incoerente e codardo chi, per la paura di non riuscire a salvare la propria famiglia e i propri operai dalle gravose conseguenze dei suoi debiti, decida di abbandonare la propria famiglia e i propri operai nelle gravose conseguenze dei suoi debiti e della sua morte.
Inoltre, mi risulta difficile credere che il movente di un atto tremendamente drastico come il suicidio sia da ricercare solo nella disperazione economica o, peggio ancora, nell'arrivo di una cartella esattoriale. Se così fosse, si dovrebbe per lo meno parlare anche di un problema sociale alla base di culture fondate SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sui soldi, sul benessere e sul guadagno. Invece questo discorso non viene mai affrontato. Come non viene mai affrontato o approfondito nessun altro aspetto della vita della vittima di turno. Come eventuali altri problemi: vedi depressione, scheletri nell'armadio, la visione di una puntata di Forum, insomma, tutte cose che  potrebbero tranquillamente alimentare l'insana idea del suicidio.
La notizia resta e deve sempre e solo restare: "un altro poverino è morto per colpa delle tasse e di Mario Monti, ed il prossimo potresti essere tu. Idiota!".
Rispettando così, tutti i punti cardine del giornalismo nostrano di oggi:
-Dare la notizia in modo approssimativo. Senza approfondimenti ma con l'immancabile effetto shock .
-Infondere il terrore nell'interlocutore.
-Trovare un caprio espiatorio da ardere in piazza al fuoco delle polemiche.

La crisi economica è reale, su questo non ci piove. Gli aumenti spropositati del costo della vita e del lavoro fanno la differenza rispetto a qualche decennio fa. Per tutti. Il piano finanziario dell'attuale governo deve essere definito quantomeno discutibile. Ma sostituire il vecchio incubo del terrorista islamico con  l'IMU (una tassa pronta a seguire ognuno di noi di notte per stuprarci e poi ucciderci e riempire i nostri cadaveri con degli scarafaggi alieni) a me pare una grossa cazzata.
Eppure sembra che questo governo di tecnici sia in realtà composto dai cavalieri dell'apocalisse. Come a dire che gli ultimi diciotto anni politicamente disastrosi per il nostro paese, non abbiano contribuito nemmeno un po' a farci svegliare ora, tutte le mattine, con una vasca di merda liquida sotto al letto.

La mia sensazione è che i media si crogiolino in questo clima di pessimismo e si dissetino alla fontana della demagogìa a spruzzo (mai così in voga come oggi) che pare ormai andare bene in ogni situazione, come il nero, il prezzemolo e la dubstep.
Questa "pressione mediatica" quasi sempre priva di proposte risolutive, pare avere un'influenza piuttosto energica sulla massa, visto che il sentore comune vuole molti cadaveri sulla coscienza di Monti. Un uomo più spietato e colpevole di chi, ad esempio, autorizzò a suo tempo una felice scampagnata per portare la pace a Nassirya (...)

Anche i numerosi link su facebook che parlano di tasse come fossero la nuova peste e inneggiano alla morte di questo o di quel parlamentare, sono sintomatici. Salvo poi scoprire che nella maggior parte dei casi le persone che postano queste cose hanno sentito parlare di contributi e di ripercussioni sull'economia famigliare solo in macchina, tra i discorsi dei loro genitori che li stavano accompagnando a comprare delle Hogan da 300 euro.