mercoledì 30 novembre 2011

IL PIU' GRANDE SPETTACOLO SENZA GANG BANG

Se gli alieni atterrassero in questi giorni sul suolo terrestre con lo scopo di esaminare il nostro pianeta troverebbero due sole cose ad aspettarli:

1) La crisi economica mondiale che affossa l'occidente e ridisegna gli equilibri geopolitici generando una nube nera di perplessità riguardanti il nostro futuro.

2) Fiorello.

Ebbene si. I sondaggi fatti da Bikkembergs nei centri benessere e nelle macellerie di Termini Imerese, evidenziano come Rosario Tindaro Fiorello sia l'uomo più importante del mondo.
Sono d'accordo con voi quando dite che simpatia, talento, intelligenza, astuzia e bella presenza sono qualità difficili da trovare in una sola persona.
Ma adesso basta parlare di me!
Torniamo piuttosto ad esaminare quello che sta succedendo attorno al comico siciliano.
Da quando è iniziato il suo nuovo spettacolo che ha fatto il pieno di elogi ed ascolti, non si fa altro che parlare di Fiorello, di quanto sia bravo, di quanto sia adatto, di quanto sia unico.
In particolare l'altra sera negli studi di Porta a porta, ad esplicare le proprie autorevolissime opinioni a riguardo, c'era gente del calibro di Mario Luzzatto Fegiz, Massimo Giletti, Klaus Davi, e quella bionda che ha fatto tanti pompini il grande fratello nella stessa edizione di Medioman e che fino a poco tempo fa presentava "Unomattina" sulla rai, più conosciuta dal grande pubblico come  -quella bionda che ha fatto tanti pompini il grande fratello nella stessa edizione di Medioman e che fino a poco tempo fa presentava "Unomattina" sulla rai-.
Il titolo della serata era "Fiorello contro la crisi".
Ora, capirete che per esigenze di tempo e per evitare che questo post venga farcito di frasi come "pensavo che Giletti fosse morto annegato tempo fa nello sperma di Masi" oppure "Klaus Davi dovrebbe essere usato come manifesto per il comitato del  SI all'aborto", non mi soffermerò sui personaggi in questione.
Il punto infatti è un'altro: in quella sede ed in molti articoli di critici televisivi, si parlava della "satira pulita" dello showman. Di come sia in grado di sfoggiare della piccante ironia sugli argomenti di attualità senza risultare volgare e di altri interessanti aspetti che riassumerei con blablabla, bla, blablabla.

Satira pulita?

Satira pulita??

Satira pulita???

Fiorello piace a tutti. Ai giovani. Al "sistema". Alle mamme e alle nonne che tendono ad ignorare che c'è una possibilità che anni fa, appena smessi gli abiti da animatore per villaggi turistici, il loro beniamino si sia divertito a pippare lunghe strisce di satira pulita sulla schiena nuda delle loro figlie, in qualche angolo paradisiaco della Costa Smeralda.
Chi fa satira, quella vera, non piace a tutti. Anzi. Chi fa satira spesso non viene capito e di conseguenza apprezzato dalla massa. O, se preferite,difficilmente viene capito ed apprezzato da 12 milioni di spettatori di cui il 60% seguiva con apprensione le eliminazioni del GF fino a tre lunedì fa.
Questo di per se è già un forte indizio atto a provare che Fiorello sta alla satira come Giuliano Ferrara sta alla dieta proteica di Jill Cooper.
Sarebbe da stupidi star qui a discutere le sue doti da intrattenitore. Tecnicamente è molto bravo. Ha degli ottimi tempi comici ed è brillante. Niente da dire. Ma fare un paio di battute banali sulla statura di Sarkozy e scherzare sul fatto che la Merkel abbia o meno il culo grosso, non vuol dire fare satira.
Il suo è un VARIETA'. Un varietà ben riuscito. Punto. Sono sempre dell'idea che si debbano chiamare le cose con il proprio nome. Come reagireste voi se al ristorante dopo aver ordinato uno spezzatino d'asino con patate vi portassero un piatto di capezzoli di sedicenni brasiliani morti nelle favelas, saltati al burro?

-Ecco il suo spezzatino signore, buon appetito.-
-Ehy, ma questi sono capezzoli!-
-Certo signore, ma sa com'è: noi qui li chiamiamo spezzatino-
-WTF?!-

La satira ti fa ridere, ma subito dopo riflettere. La satira non piace al "sistema". La satira rompe i coglioni ed è scomoda. La satira da noi è il ragazzino intelligente e sveglio che prende voti bassi perchè "non si applica" o che viene sospeso perchè  "troppo vivace". Questa è l'amara verità. Il teatrino costruito attorno a Fiorello e il suo spettacolo non è altro che lo zuccherino che ci viene somministrato al fine di farci credere che anche in tv c'è -qualcuno-che-non-le-manda-certo-a-dire-e-che-fa-da-portavoce-del-popolo-menomale-.
Fanculo.
Sarò pure un pignolo rompicoglioni, ma secondo me la satira è un'altra cosa.



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