giovedì 9 giugno 2011

MISSERY NON DEVE MORIRE

Aprire un giornale. Ascoltare la radio. Guardare la televisione. Da un sacco di tempo non si può più fare nessuna di queste cose senza imbattersi in considerazioni/novità/approfondimenti sulla vicenda Sarah Scazzi.
E' passato ormai quasi un anno dal fatto di cronaca vero e proprio eppure la fiamma alimentata da questo immenso clamore pare non affievolirsi mai.
Io non sono una persona facilmente influenzabile. Ma è mentre sono sul mio divano a guardare la tv con l'idea di non interessarmi minimamente alla questione, che la paura, l'insicurezza e lo sconforto per il malessere di questa società arrivano dritti al mio cervello sotto forma di ghigno malefico di Bruno Vespa. Oppure accompagnato dallo stacchetto ricco di pathos della sigla di Matrix, nelle rare puntate in cui l'ospite non è Corona.
La prassi è più o meno sempre la stessa. Sul video wall che sta dietro ai clown del circo più triste del mondo, che noi ancora ci ostiniamo a chiamare giornalisti/presentatori, appare il faccione del colpevole della settimana. Ad accompagnarlo c'è un titolo accalappiaspettatore a tema, tipo: "Michele Misseri, vittima o carnefice?" oppure "mamma Cosima, chiaramente è lei la mente, o semplicemente mente?" o ancora: "Sabrina, vita da strega?"

Mentre vengono ripercorsi per la milionesima volta tutti i passi, prima della tragedia e poi della vicenda giudiziaria, sembrano emergere di giorno in giorno dettagli agghiaccianti in merito. Io capisco che per rendere il tutto più crudo ed appetibile allo stesso tempo si debba parlare anche dei particolari scabrosi, ma certe cose andrebbero omesse perchè troppo forti anche per chi è dotato di uno stomaco d'acciao. Va bene parlare di come Sarah è stata uccisa. Va bene spiegare come è stata calata nel pozzo. Va bene zio Micky che mima la scena della tragedia. Ma il punto massimo del disgusto si tocca quando vengono portati alla luce  gli sms che il  latin lover di Avetrana avrebbe mandato alla sexy Sabrinona nell'intento di spiegarle che per lui si è sempre trattato solo di un rapporto basato esclusivamente sul sesso.
NO!
Un'immagine disgustosa. Questo è il "2 girls 1 cup" avetranese. Direi che è troppo anche per me.

Ma andiamo oltre che è meglio. Cosa c'è in realtà dietro al caso Scazzi? La C.I.A.? La NASA? O forse la NABA?
C'era una volta una ragazzetta bruttina che, visto l'ambiente che la circondava, sarebbe diventata probabilmente anche stupida ed invece si è trasformata in un angelo perchè le ali della sua innocenza sono state tarpate dall'uomo nero.
Ma chi sarà mai stato ad ucciderla?

Forse il vecchio zio Michele. Un contadino astuto come il mio box doccia che potrebbe aver architettato tutto alla perfezione. Comportamenti psicotici mirati a confondere gli inquirenti, compresi. Oppure mamma Cosima, la vecchia che assomiglia a Bettino Craxi con i capelli lunghi. O ancora Sabrina, che non dimentiachiamolo, è il frutto dell'amore dei due simpaticoni appena citati e che avrebbe avuto secondo l'accusa il movente della gelosia. Ogni giorno che passa, il tutto sembra prendere una piega sempre più surreale. I personaggi si scambiano i ruoli, si accusano a vicenda poi si scagionano e ogni volta che rilasciano dichiarazioni finiscono per dire delle cazzate immani. Sarà, ma a me sembra di vedere i Griffin.
-  "Ti ricordi quella puntata in cui lo zio dice di essersi scopato il cadavere di Sarah? Ahah" 
- "Ahah si, e quella in cui un fiorista dice di aver visto la ragazzetta trascinata in macchina e poi si scopre che era tutto un sogno? Ahaha"

RISATE.
AMARE.

Di questo difficile caso si sono occupati ormai i RIS di parma, il gip di Taranto, e le milf di Genova. 
Nessuno è però riuscito a venirne a capo. Come è possibile che ad oggi non vi sia ancora una risposta concreta?
Ora, io non vorrei fare della demagogìa, ma credo che Sarah a prescindere dal suo effettivo omicida, sia stata vittima dell'ignoranza. L'ignoranza di una realtà piccola fatta di abitudini e manie. Di una vita vuota e senza emozioni. Che tende ad ingigantire i problemi e le difficoltà, fino forse a farli sfociare in un atto di inaudita violenza come questo.
I test clinici fatti da Collistar dimostrano che la maggior parte dei casi accertati di batterio killer dell'ignoranza, si sono verificati nelle persone trovate fuori dalla villetta di Avetrana. Gente che applaudiva o insultava a seconda della cattura o della scarcerazione del personaggio preferito.
E' proprio la stessa ignoranza che continua a nutrire e a tenere viva questa pantomima. Fino a permetterle di entrare tutti i giorni nelle nostre case.
A noi in realtà non interessa sapere chi sia nello specifico l'uomo nero. Basta che ce ne sia uno. Una figura da odiare e con cui prendersela dopo una giornata pesante, la sera, mentre si guarda il tg. Qualcuno da cui sentirsi completamente diversi e nei confronti del quale si può facilmente puntare il dito con un compiaciuto senso di superiorità.
Sono finiti nel dimenticatoio prima la Franzoni, poi il caso di Garlasco. Ora stiamo solo chiedendo a gran voce di lasciarci con il nostro nuovo morboso giocattolo. Almeno un altro po'. Almeno fino a che non ci saremo stufati. Almeno fino all'arrivo del prossimo cattivone da combattere...










1 commento:

  1. Il coinvolgimento della NABA è praticamente certo.
    Per il resto non mi pronuncio, non reggerei mai il confronto con i sopracitati bimbiminchia di facebook.

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